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L’isola di Piero, a Capraia nasce il premio letterario Ottone: «Così ricordiamo un amico»

Il Tirreno 11-11-2022

Di Federico Lazzotti

CAPRAIA. Ora chiamatela “L’isola di Piero”. A distanza di cinque anni e mezzo dalla scomparsa del giornalista che amava il mare – in particolare la barca a vela – e la letteratura, il Comune di Capraia, per lunghi periodi suo buen retiro, ha indetto il Premio Letterario Internazionale del Mare Piero Ottone, dedicato alle opere di narrativa italiane e straniere pubblicate in Italia tra il primo marzo 2021 e il 28 febbraio 2023, a tema “Mare, isole, navigazione”.

Per il momento – spiegano dal Comune – il premio avrà una cadenza biennale. Già fissata la data della premiazione della prima edizione: 10 giugno 2023, in concomitanza con l’evento Capraia Sail Rally, la regata delle vele d’epoca che, ormeggiate nel porto, danno vita al suggestivo Museo Storico Galleggiante.

«I primi che abbiamo contattato nel momento in cui ci è venuta l’idea del premio – spiega Antonella Vito, consigliera comunale e anima della biblioteca di Capraia aperta all’interno della Torre de porto – sono stati i familiari di Ottone. Da loro abbiamo avuto la massima disponibilità e così il progetto si è sviluppato fino a diventare realtà». Tra l’altro, a distanza di oltre cinque anni dalla scomparsa, si tratta della prima iniziativa per ricordare l’ex direttore del Corriere.

La giuria

Il Premio, di cui a breve sarà pubblicato il regolamento, si avvale di una giuria di professionisti nel campo dell’editoria, dell’università e del giornalismo presieduta dalla giornalista e scrittrice Loredana Lipperini.

Ne fanno parte: Anna Folli, giornalista e scrittrice; Giovanni Capecchi, docente di Letteratura italiana all’Università per Stranieri di Perugia; Gianluca Borghese, direttore dell’Istituto italiano di cultura di Zagabria; Nicoletta Lazzari, agente letterario; Ilide Carmignani, traduttrice e scrittrice; Elena Pianea, direttrice Settore Beni, Istituzioni, Attività culturali e Sport della Regione Toscana; Bettina Mignanego, giornalista e rappresentante della famiglia Ottone.

Il regolamento

Oltre che della giuria, il Premio si avvale dell’apporto di un “Comitato di Lettori” costituito da una selezione dei cosiddetti “lettori forti” individuati dalle Biblioteche della Toscana fra i propri utenti più attivi. I lettori riceveranno le opere da leggere in formato digitale e una scheda di valutazione da compilare per ciascuna opera assegnata da sottoporre alla giuria che procederà a una prima selezione di dodici titoli tra le opere in concorso.

La giuria selezionerà quindi i sei finalisti che parteciperanno alla cerimonia di premiazione e tra questi saranno scelti i due vincitori: un’opera italiana e un’opera straniera pubblicata in Italia che riceveranno un premio di quattromila euro ciascuno.

L’isola di Piero

Il rapporto tra Ottone e Capraia nasce tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta: profuma di salmastro, ha i colori accesi della bougainvillea e somiglia a un’avventura. Dove valgono le regole e i segreti del nobile Ordine Marittimo dei Cavalieri di Capraia. È dentro a questa palazzina che si affaccia sul porto dell’isola che un gruppo di dodici amici, per lo più liguri e di cui Ottone faceva parte, si ritrovava per delle zingarate che ricordano “Amici Miei” del mare. Ma a Capraia Ottone scopre anche nuovi amici e a cui resta legato per sempre. «Andare in barca – racconta nel libro “Piccola filosofia di un grande amore: la vela” (Longanesi 2001) – non è solo un modo per tuffarsi nella natura, ma soprattutto per conoscere se stessi, i propri orizzonti, i propri limiti. L’andare per mare sottende una filosofia del viaggio tutta particolare: è scomodo, faticoso, può essere rischioso. Ma restituisce il senso dell’avventura in modo antico e sempre moderno, dove il tempo scorre con la stessa lentezza che in passato».

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